Consigli e posizioni per il pene curvo

Il mondo è bello perché vario, anche quando si parla di forma del pene. Ci sono peni lunghi, corti, esili, tozzi, chiari, scuri e anche peni curvi. Sebbene la classica forma penica sia quella diritta è in realtà molto comune trovarsi di fronte a un pene un po’ “storto”.

E secondo molte donne, questa conformazione è tutt’altro che sgradita, dato che vinto lo stupore iniziale, può essere in grado di regalare sensazioni profonde e orgasmi particolarmente avvolgenti.

In questo articolo andremo a scoprire quando si tratta di una semplice caratteristica del corpo da accettare con serenità e quando invece dobbiamo attribuirla a una patologia congenita o traumatica che richiede immediata visita specialistica e la prescrizione di un trattamento.

È normale avere il pene curvo?

Una curvatura moderata, ovvero inferiore ai 30/40 gradi in erezione e che non provoca dolore, è un fenomeno naturale abbastanza diffuso tra la popolazione maschile.

Quando invece superiamo di molto questa angolazione, si può parlare di una situazione patologica, dato che in questi casi la curva viene considerata una deformità per il pene.

Quando la curva è motivo di preoccupazione

Più che badare alla forma (a meno che non sia praticamente un tarallo) la cosa più importante è prestare attenzione al dolore. Se durante l’erezione e la penetrazione non proviamo dolore e se la curva non tende ad aumentare col passare del tempo, non abbiamo grossi motivi di preoccuparci.

Se invece si verificano una o entrambe le condizioni, è il caso di parlarne col proprio medico curante e di farsi vedere da uno specialista.

Quali sono le possibili cause?

Spesso la curvatura del pene è una caratteristica congenita che ci portiamo dalla nascita, ma la sua evidenza ovviamente nasce solo con l’arrivo della maturità sessuale e quindi delle prime erezioni e dei primi rapporti sessuali completi.

Altre volte la curvatura, non presente in origine, può essere causata da traumi ricevuti durante i rapporti sessuali o da altri incidenti, magari avvenuti in ambito sportivo, che hanno modificato la forma del nostro pene.

Esiste anche una malattia in grado di deformare il pene in questo modo creando una vera e propria placca cicatriziale e si chiama malattia di Peyronie. Questa grave patologia (che colpisce oltre il 10% della popolazione maschile mondiale) compromette l’elasticità penica provocando un progressivo irrigidimento che impedisce una completa distensione del membro che quindi non può raddrizzarsi interamente e che subisce una disfunzione erettile.

Se quindi riteniamo che il nostro pene curvo abbia una connotazione patologica, non dobbiamo esitare a richiedere un consulto specialistico per cercare delle soluzioni o delle cure. Se si arriva a un’impossibilità di avere rapporti sessuali o si teme una degenerazione della patologia, il rimedio più drastico è quello di intervenire chirurgicamente.

In alternativa ci sono dei trattamenti a base di collagenasi che possono contrastare l’eccessivo indurimento del pene, ma sono efficaci solo se si agisce il prima possibile e non è detto che possano scongiurare l’intervento.

Il sesso e il pene curvo

Dimmi che curva del pene hai e ti dirò quale posizione fa per te.

Incominciamo con il descrivere quali tipi di curvature esistono e poi le raffronteremo alle posizioni sessuali ideali.

• Pene curvo verso l'alto. Hai questo tipo di curva quando la cappella ti…guarda negli occhi.

• Pene curvo verso il basso. Questa è la casistica opposta, ovvero riesci a guardare solo il dorso della cappella.

• Pene a forma di C. In questo caso la nostra curva è vistosamente orientata a destra, quasi a formare una C.

Le posizioni migliori per un pene curvo

Non tutti sanno che nel sesso avere il pene curvo spesso può essere considerato un “plus”, dato che consente di stimolare internamente la vagina femminile più di un pene cosiddetto dritto. Per certi versi la curva potrebbe far apparire molto più grande anche un pene di modeste dimensioni, una volta infilato nella vagina.

In modo particolare la conformazione con curva verso l’alto è sicuramente quella più idonea per strofinare le pareti vaginali unendo senza sforzi il piacere penetrativo a quello clitorideo.

• Quando la curva è verso l’alto, è perfetta per aggiungere piacere alla classica posizione del missionario, andando a stimolare il famoso Punto G in un modo impossibile da praticare con un pene completamente diritto.
  
  

• Quando la curva è invece verso il basso, trova la sua massima espressione durante la pecorina, regalando alla donna orgasmi particolarmente intensi.
  
  

• Anche la posizione dell’amazzone è molto gettonata, perché in questo caso la donna può modellare il movimento seguendo la curva, senza il rischio di provare dolore.
  
  

• Se invece la curva è a C, è il caso di assecondarla prendendo la donna stesi dietro di lei (posizione a cucchiaio) ma di sbieco, mettendoci lievemente disallineati rispetto alla sua vagina.
  
  

• Dobbiamo invece evitare, in caso di eccessiva curvatura del pene, i rapporti anali. Comprensibilmente, in questo caso la penetrazione anale potrebbe risultare molto più dolorosa del solito quindi magari fate delle prove, con molta lentezza e usando una abbondante quantità di gel lubrificante.

Conclusioni

Abbiamo affrontato con un po’ di umorismo la questione del pene curvo, perché solitamente gli uomini tendono a ingigantire i problemi, specie quando si tratta di sessualità, dato che raramente si confrontano con gli altri, contrariamente alle donne.

Se ti senti ossessionato dal voler avere un pene dritto rifletti quindi sui possibili benefici che potresti ricavare dalla tua situazione, apparendo agli occhi di alcune donne come uno stallone con un’arma segreta.

Allo stesso tempo però non vogliamo minimizzare una faccenda delicata, quindi se avverti che a parte il gradimento estetico la curvatura del tuo pene ti sta causando degli impedimenti in campo sessuale, o accusi qualsiasi tipo di dolore, il nostro invito è sempre quello di ricorrere ad una consulenza specialistica per escludere qualsiasi problema o affrontarlo in tempo se è il caso.

E tu hai qualche commento da fare su quanto scritto, con esperienze o domande che vorresti condividere con noi? Fallo pure nei commenti!