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Pornografia e dipendenza: quando il porno non è più divertente

Pubblicato Da: Maria / 11 ott 2021
Art dipendenza pornografia

Quando parliamo di dipendenze pensiamo sempre alle solite 3 o 4 cose: droga, alcol, gioco d’azzardo, cibo. Tendiamo a non considerare che anche il sesso e la pornografia possono dare dipendenza.

No, non si tratta di guardare video o film porno abitualmente, che è uno degli innumerevoli modi di vivere la propria sessualità, ma di essere totalmente ossessionati da immagini pornografiche da non potersi controllare, isolandosi dalla società e chiudendosi in una sorta di schiavitù e dipendenza dal porno.

Un fenomeno in continua crescita, dovuto anche alla facilità con cui oggi abbiamo accesso a contenuti pornografici. Se un tempo si poteva ricorrere solo alle riviste, alle vhs a noleggio o ai cinema a luci rosse, oggi basta avere un cellulare connesso a internet per fruire di immagini e video di natura sessuale e pornografica di ogni tipo.

Inoltre, non si deve pensare che la visione di filmati hard sia una prerogativa solo degli uomini, diverse ricerche dimostrano che la pornografia piace molto anche alle donne.

Quando però il piacere si trasforma in esigenza e senso di frustrazione, vuol dire che il rapporto con la pornografia non è più sano e ci troviamo di fronte a una vera e propria dipendenza.

Ossitocina e tutto il resto: in che modo la pornografia influisce sul cervello umano

L’uomo è l’unico animale che si accoppia anche per piacere e tra i tanti comportamenti sessuali, la pornografia è sicuramente tra i più “democratici”, se così possiamo dire, proprio perché alla portata di tutti.

L’amore, l’affettività, il piacere sessuale sono tutte componenti che ci fanno stare bene perché rilasciano ossitocina, un ormone neuropeptide che ha un ruolo molto importante nella gravidanza e nel parto. L’ossitocina è coinvolta anche in importanti funzioni fisiologiche e psicologiche, rendendoci più socievoli e aperti verso il prossimo.

Quando guardiamo un’immagine o un video porno, il cervello rilascia una serie di sostanze chimiche benefiche, tra cui anche la dopamina, che si attiva anche solo per associazioni di pensiero e che amplifica la parte primitiva del cervello.

Questi “regolatori dell’umore” provocano una sensazione di gratificazione e benessere da cui si diventa dipendenti e che quindi che si tende a voler ripetere fino a diventarne ossessionati.

Quali sono i benefici della pornografia

La pornografia in sé non ha controindicazioni, anzi, l’uso saltuario di materiale pornografico può essere parte integrante della vita sessuale di una persona. Guardare immagini porno può servire a movimentare la routine in un rapporto di coppia o diventare un diversivo per la masturbazione.

A patto che non diventi un’abitudine ossessiva e un desiderio incontrollabile.

Certo, bisogna dire che la massificazione del consumo di pornografia ha portato ben altre conseguenze, che vanno al di là del pericolo dipendenza. Nei filmati porno la sessualità viene ridotta alla sola area genitale e, fattore da non trascurare, viene continuamente riproposto il mito maschilista, con la discriminazione della donna, vista unicamente come oggetto sessuale.

Quindi, se da un lato la pornografia può essere una delle tante esperienze sessuali da fare, dall’altro rischia di lanciare messaggi devianti e pericolosi, soprattutto in soggetti molto giovani.

Cos’è invece la pornodipendenza

Quando il comportamento viene perpetrato, l’utilizzo di materiale pornografico diventa ossessivo e si discosta dal principio del piacere, che è l’elemento fondamentale su cui si basa il consumo di pornografia: è in questo caso che parliamo di pornodipendenza o cybersex addiction.

Come per tutte le altre dipendenze, si ha un comportamento sessuale compulsivo, che sfocia nella perdita di controllo, facendo nascere un desiderio irrefrenabile di perpetuare l’azione.

Il pornodipendente o sex addicted è alla costante ricerca di immagini e filmati pornografici per masturbarsi ma non si sente appagato, anzi, dopo l’orgasmo di solito si trova a combattere con emozioni negative e un profondo stato di malessere.

La persona dipendente dal porno ha inoltre un incessante bisogno di rinnovare il materiale per continuare a provare piacere e spesso si spinge verso un tipo di pornografia sempre più estrema, sfociando a volte anche nel fetish o nella pedopornografia.

Per farti un’idea, film come Shame di Steve McQueen e Nymphomaniac di Lars Von Trier ben rappresentano la dipendenza dalla pornografia e dal sesso.

Quali sono gli indizi che forse stai diventando pornodipendente

Se fai un uso costante e ripetuto di pornografia e chat erotiche masturbandoti compulsivamente e hai pensieri ossessivi e frequenti legati al sesso, molto probabilmente stai diventando pornodipendente.

Quando il sesso e la fruizione della pornografia diventano un’ossessione e non più un piacere e si ha un comportamento impulsivo e incontrollato è il caso di far scattare un campanello d’allarme.

Se passi tutto il tuo tempo libero alla ricerca continua di contenuti hard e trascuri tutti gli altri aspetti della tua vita affettiva, lavorativa e sociale allora hai sicuramente un problema con la dipendenza dalla pornografia.

Perché si diventa dipendenti da materiale pornografico

Sono diversi i fattori per cui si può diventare pornodipendenti, anche se non sono state individuate le reali cause che portano una persona a dipendere dal consumo di materiale pornografico.

Ci sono indubbiamente sia ragioni di tipo biologico che psicologico e sociale. Alla base della dipendenza dal sesso potrebbero infatti esserci delle alterazioni cerebrali, poiché si è visto che con l’assunzione di alcuni farmaci il disturbo tende ad attenuarsi.

Allo stesso modo, potrebbero esserci predisposizioni genetiche o la presenza di livelli elevati di ormoni come testosterone ed estrogeni, che spingono l'individuo ad avere comportamenti sessuali compulsivi.

Per quanto riguarda invece le cause di tipo psicologico e sociale, nelle persone con dipendenza da pornografia si riscontrano elementi comuni. Tra questi, un carattere debole, la difficoltà a instaurare rapporti nella vita reale, la tendenza a isolarsi e stare da soli.

Tutte condizioni che amplificano il senso di inadeguatezza e spingono a rifugiarsi nella gratificazione data dal porno.

Quali sono le conseguenze della pornodipendenza

Le conseguenze della pornodipendenza sono soprattutto di tipo relazionale: il porn addicted non è pericoloso ma tende a isolarsi e ad allontanarsi da qualsiasi tipo di rapporto sociale. L’unico contesto in cui riesce a sfogare le proprie emozioni è quello legato alla fruizione di materiale pornografico, con evidenti ripercussioni sulla vita lavorativa e sociale, nonché sulle relazioni affettive e di coppia.

Il pornodipendente è consapevole di avere un problema e se ne vergogna, provando un forte senso di colpa. L’autostima si abbassa e compaiono episodi di ansia, depressione e disturbi della personalità. L’orgasmo non è più fonte di piacere ma di frustrazione, rabbia e vergogna.

Anche dal punto di vista fisico possono sorgere problematiche legate a disfunzioni sessuali.

Se una masturbazione regolare ha benefici sulla vascolarizzazione del pene e sulla regolazione dello stress in genere, l’autoerotismo eccessivo può incidere negativamente sull’erezione, può causare eiaculazione precoce o ritardata, anorgasmia, nonché disturbi quali ulcera, ipertensione, eusarimento nervoso e insonnia, tra gli altri.

Come viene curata la dipendenza da pornografia

Come tutte le dipendenze, anche la pornodipendenza può essere curata, ma in maniera diversa da quella per sostanze stupefacenti o alcol. Se per la droga e l’alcol l’obiettivo è quello di eliminare del tutto tali sostanze dalla vita dell’individuo, per la pornografia non può essere possibile, perché si dovrebbe limitare l’accesso alla rete.

Per la dipendenza dal porno va eseguita una rieducazione simile a quella che si attua nei soggetti che soffrono di disturbi alimentari.

Il percorso di riabilitazione per uscire dalla pornodipendenza mira a rieducare la sessualità attraverso la terapia di gruppo, la psicoterapia individuale e la somministrazione di farmaci.

La psicoterapia individuale è attualmente l’intervento che riesce a garantire risultati migliori. Dev’esserci però innanzitutto la consapevolezza di avere un problema serio e la volontà di accettare un percorso di cambiamento e di cura.

Il primo passo mira a individuare tutti quei comportamenti o situazioni che hanno portato il soggetto a diventare dipendente da contenuti pornografici. A quel punto, vanno eliminati tutti i fattori che potrebbero favorire una “ricaduta”.

Il pornodipendente tende a isolarsi dagli altri, quindi il percorso di riabilitazione consiste nell’inserimento graduale nella società. In questi casi, la terapia di gruppo può essere un valido aiuto, soprattutto perché ci si sente parte di una comunità di persone che hanno lo stesso problema.

Successivamente, si cominciano a riprendere tutte quelle attività con cui ci si gratificava prima che la pornografia prendesse il sopravvento, reintroducendole gradualmente nella propria quotidianità.

In contemporanea, lo psicologo o psicoterapeuta lavora sulle emozioni e sulla gestione degli impulsi, per ripristinare una sessualità sana e consapevole. Spesso la dipendenza dalla pornografia è associata ad altri disturbi di tipo psicologico, tra cui anche disturbi di personalità.

Quando la psicoterapia non basta, si può abbinare una terapia farmacologica a base di farmaci antidepressivi o antipsicotici, a seconda del tipo di diagnosi.

In Italia sono diversi i centri che si occupano di curare la dipendenza dal sesso e dalla pornografia. L’Istituto Europee per le Dipendenze (IEuD) è uno dei primi centri nel nostro Paese a usare anche l’assistenza on line, consentendo a chi è affetto da una dipendenza di parlare con uno specialista ogni volta che ne ha bisogno.

Un’opportunità che si rivela fondamentale perché, una volta presa coscienza di avere un problema, la persona dipendente dal sesso e dalla pornografia si vergogna ed è restia a parlarne.

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